Il postale giunge al capolinea, ovvero a Kirkenes; un paesino di frontiera a 15 km dal confine russo. La prima impressione che si ha è quella di essere tornati indietro nel tempo, il centro è una piccola piazza con un monumento che commemora la dura vita delle donne durante il conflitto bellico e una via con dei negozietti, alcuni un po’ datati. La delusione viene superata dal fatto che a Kirkenes si possono fare diverse escursioni come la pesca nel ghiaccio e del granchio gigante, salire su slitte trainate dai cani oppure in motoslitta e la camminata con le ciaspole.
Io ho scelto quest’ultima e devo dire che è stata un’esperienza indimenticabile: una passeggiata di due ore in mezzo ai boschi con la sola luce della torcia, intorno il silenzio più assoluto, e tra la neve le orme di animali selvaggi, volpi e renne.
Punto di arrivo e di partenza delle varie attività è una sorta di villaggio dove, oltre ad ospitare husky, renne e motoslitte, sorge lo snowhotel con le sue 20 camere decorate da veri e propri artisti del ghiaccio, ognuna con sculture diverse, illuminate da luci colorate che regalano un’atmosfera speciale, così come il bar, con tavolini, sedute, bancone e pareti rigorosamente di ghiaccio.
https://www.kirkenessnowhotel.com/home