“Come sarebbe stata Barcellona senza Gaudí?” E’ la domanda che credo chiunque si faccia quando cammina tra le vie di questa città. La sua impronta è ovunque, gli edifici richiamano forme e materiali della natura, come la facciata di ” casa Batló”, le cui colonne somigliano alle zampe di un elefante e i balconi simili a pipistrelli, o forse no sembrano delle mascherine. Davanti a questo edificio l’immaginazione non può mancare. E che dire delle ceramiche iridescenti utilizzate per ricoprire la facciata che quando, durante le giornate di sole, generano effetti luminosi che rimandano al riflesso del sole sul mare. L’utilizzo di ceramiche colorate come tessere di un mosaico é lo stile inconfondibile di Gaudì e lo si può ammirare appieno visitando Park Guell, un parco magico, fiabesco. Qui tutto rimanda al mondo fantastico delle favole, come le due casette poste all’ingresso sembrano create per gnomi e fate, la zona monumentale con statue di animali, come la famosa e coloratissima salamandra, la più fotografata anche perché pare porti fortuna, e il tempio dorico simile ad una foresta ma anziché fatta di alberi è composta da oltre 80 colonne attorcigliate che sorreggono il tetto. Il soffitto è ricco di simboli che rimandano alla mitologia e astrologia.
Il parco è accessibile anche ai disabili, all’ingresso viene consegnata una piantina con un percorso “facilitato” .
(L’accesso è gratuito e l’accompagnatore paga il prezzo ridotto http://www.tiqets.com)
Soprannominato “l’architetto di Dio” Gaudì ha espresso al massimo il suo genio e il suo talento nell’opera più famosa di Barcellona e del mondo: la Sagrada Familia. La sua costruzione iniziò nel 1882 e non è ancora ultimata, questa è l’eredità che l’architetto lasciò, consapevole di non riuscire a terminare la sua opera: “io invecchierò ma altri verranno dopo di me. La sua vita deve dipendere dalle generazioni future che si tramanderanno lo spirito di completare questa mia opera” . La fine dei lavori è prevista per il 2026 anno in cui ricorreranno i 100 anni dalla morte di Gaudì.
Ogni elemento della cattedrale è carico di significato, come la Natività posta all’ingresso nella parte più soleggiata, mentre la Passione è posta sulla zona più ombreggiata. Ma ciò che la rende unica, oltre alla sua bellezza e maestosità, sono le vetrate colorate dalla quale filtra la luce del sole e colora l’ interno di rosso, giallo e arancione emozionano e lasciando a bocca aperta chiunque vi entri.
Anche la Sagrada Familia è facilmente accessibile, i disabili usufruiscono dell’ingresso gratuito.
Per chi ha difficoltà a muoversi a piedi o salire sui mezzi pubblici, Barcellona offre un buon servizio taxi a prezzi ragionevoli.